Dagli inizi degli anni ’70 gli speleologi scoprirono un nuovo campo di ricerca, non solo nelle cavità naturali ma in quelle costruite e scavate dall’uomo nel corso dei secoli. Nacque quella che inizialmente si chiamò Speleologia Urbana per poi diventare speleologia in Cavità Artificiali. La Mostra documenta le ricerche dei Gruppi Speleologici Umbri, i primi incontri regionali e nazionali e le esperienze delle immersioni in ambienti confinati. Un patrimonio di conoscenze che è poi diventato attrazione turistica di alto valore culturale e storico dimostrando quanto la speleologia sappia dare alla società civile.
La mostra è organizzata dal Gruppo di lavoro della FUGS Cavità Artificiali (responsabile Virgilio Pendola – GS UTEC NARNI) e SpeleoArcheologia (responsabile Maurizio Todini – Gruppo Speleologico Todi).