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Jo De Waele, professore ordinario all’Università di Bologna dal 2019, svolge le sue ricerche nell’ambito della Geomorfologia, in particolare nel Carsismo e nella Speleologia.

Sarà uno dei protagonisti principali di Costacciaro 2023 e insieme a Giampietro Marchesi e Michele Sivelli presenta una sessione sulle grotte turistiche, con vari interventi sui lavori scientifici che si sono svolti in varie grotte italiane in questi ultimi anni.

Sarà presentato anche il lavoro fatto con la Società Speleologica Italiana (SSI) e l’Associazione delle Grotte Turistiche Italiane (AGTI) sulla formazione delle guide, insieme al volume sulla Bibliografia delle Grotte turistiche, pubblicato in questi mesi e a cura di Michele Sivelli e Jo De Waele.

Qui sotto l’abstract e il programma della sessione:

Speleologia e Grotte turistiche

Le prime grotte turistiche in Italia furono aperte in Veneto (Grotta Parolini, Oliero nel 1832) e soprattutto nel Piemonte (Bossea nel 1874, Balma di Rio Martino nel 1878, e Grotta dei Dossi nel 1893). Seguirono la Grotta Gigante presso Trieste nel 1908, e nel Sud Italia Pertosa-Auletta e Castelcivita negli Alburni negli anni ’30 e Trullo e Castellana in Puglia pochi anni dopo la loro scoperta ed esplorazione, rispettivamente nel 1935 e 1939. Attualmente ci sono 65 grotte turistiche in Italia (con illuminazione, sentieri interni, e guide), un numero che crescerà ulteriormente in futuro.

Il rapporto tra mondo speleologico e quello delle grotte turistiche non è sempre facile, ma questi due mondi devono dialogare e collaborare. Due associazione nazionali rappresentano alcune di queste grotte: l’Associazione delle Grotte Turistiche Italiane (AGTI) e l’Associazione Nazionale Città delle Grotte (ANCG). Da quasi 10 anni il mondo della speleologia, attraverso la Società Speleologica Italiana, collabora con AGTI nella formazione delle guide, con ottimi risultati. Molte ricerche scientifiche sono state svolte in grotte turistiche, grazie al loro facile accesso ed all’interessamento di alcuni gestori stessi. Il personale che lavora nelle grotte turistiche può imparare tanto dagli speleologi, ma anche gli speleologi possono imparare dalle grotte turistiche. Vediamo cosa si è fatto negli ultimi anni.

Presentazioni:

-Società Speleologica Italiana (Sergio Orsini)

-Associazione delle Grotte turistiche Italiane (Corrado Greco)

-Associazione Nazionale Città delle Grotte (Marcello di Martino)

Interventi:

-Jo De Waele, Veronica Chiarini (Università di Bologna) e Laura Sanna (CNR-IGAG, Cagliari):

L’importanza scientifica delle grotte turistiche italiane.

-Rosangela Addesso (Università degli Studi della Basilicata):

Lampenflora, la malattia verde delle grotte turistiche. Impatti e metodi di controllo.

-Leonardo Ancillotto (CNR Firenze), Federica Roscioni (Gruppo Italiano Ricerca Chirotteri):

Chirotteri e grotte turistiche: convivenza possibile?

-Alexander Chrapko, Michel Renda (Cave Lighting, Herborn, Germania):

Guidelines of modern show cave illumination / Linee guida per l’illuminazione delle grotte turistiche.

-Chiara Carucci (IALD Stockholm, Svezia):

La magia del buio: il progetto di illuminazione delle Grotte di Pastena e Collepardo.

-Massimo Goldoni (SSI):

Parole sul vuoto – La narrazione speleologica dà valore alla visita guidata di una grotta turistica.

-Giampietro Marchesi (AGTI-SSI):

2014-2023: 16 corsi di formazione per accompagnatori di grotte turistiche. Un punto d’arrivo e un trampolino per nuovi traguardi.

Presentazione del libro: 

-Jo De Waele e Michele Sivelli (SSI):

 “Le Grotte turistiche nelle pubblicazioni speleologiche e scientifiche”

Finanziato dalla Società Speleologica Italiana, l’Associazione Grotte Turistiche Italiane e Associazione Nazionale Città delle Grotte.